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La punizione


di AriannaeDioniso
17.09.2024    |    160    |    0 6.0
"Eccolo lì, seduto con un’aria di tranquillità che sembra studiata..."
L'oscurità del club avvolge gli angoli più nascosti, i tavoli appartati e le stanze dove chi osserva lo fa nell'ombra, in silenzio. Ma le luci sono un tutt'altra cosa: calde, sensuali, disegnano i contorni dei palchi, dei letti, dei corpi che si muovono in una danza di desiderio. L'aria è satura di profumi intensi, di colonie ricercate e odori carnali. La musica riempie l'aria con una pulsazione costante, un mix travolgente di note dark e ritmi elettronici che fanno vibrare il petto. Le linee di basso elettroacustiche si mescolano con i suoni lontani di piaceri condivisi, ma non li nascondono del tutto. L’atmosfera è viva, un'inondazione di sensazioni che ti scuote dentro e ti lascia senza fiato, sospeso tra eccitazione e desiderio.

Eccolo lì, seduto con un’aria di tranquillità che sembra studiata. Sta esattamente a metà tra le luci e le ombre. La sua postura rilassata non nasconde l’energia che si percepisce sotto la superficie. È alto, possente, con le gambe ben piantate che si aprono senza sforzo. Le mani grandi, forti, riposano sulle sue cosce, e il tessuto dei suoi pantaloni scuri sembra quasi cedere sotto i muscoli. La camicia bianca abbraccia il suo corpo con discrezione, non troppo stretta, solo il giusto per mettere in risalto la sua figura scolpita senza esagerazioni. Le maniche arrotolate sopra i gomiti rivelano vene pronunciate, un dettaglio che racconta di forza, di cura, di una vitalità che non può essere ignorata. Non è solo bello, è potenza pura, contenuta ma pronta a scatenarsi.

Il tavolo accanto alla sua sedia è vuoto, eccetto per il bicchiere di whisky, anch'esso vuoto. Ma quel vuoto non è un invito, anzi, manda un messaggio chiaro: nessuno è benvenuto. È un distacco intenzionale, uno squilibrio che emana potere in mezzo al caos del club affollato. Qui tutti sono soci o ospiti selezionati, eppure lui li respinge come fossero estranei. Solo pochi eletti sono ammessi alla sua orbita, e quei pochi sanno che la sua fiducia è un privilegio raro. La sua postura rilassata, la sua presenza al tavolo, tutto di lui emana dominio, una sicurezza che lo distingue nettamente dagli altri.
Il riflettore vicino illumina un palco poco distante. La luce cade su un palo di legno scuro, robusto, minaccioso. A metà altezza c’è un blocco inclinato, perfettamente progettato per sostenere il corpo di qualcuno, il petto appoggiato, mentre cinghie sospese di cuoio sono legate bloccate attorno ai tasselli su entrambi i lati. Ogni dettaglio dell’allestimento è studiato con precisione. Il legno levigato attorno a un grande foro, consumato dal passaggio delle catene, parla di usi ripetuti e di giochi proibiti. Anelli di metallo sono fissati saldamente al pavimento, proprio accanto al palo. L’intera scena attira sguardi curiosi, affascinati, mentre gli ospiti osservano la struttura con interesse crescente, immaginando cosa potrebbe succedere lì, e la tensione nell’aria cresce palpabile.

I clienti parlano a bassa voce, raccolti in piccoli gruppi, gli sguardi che vagano sul palco mentre cercano di decifrare la geometria precisa e l'ergonomia dell'apparato. Alcuni osservano con una curiosità quasi reverente, immaginando chi sarà abbastanza fortunato da essere immobilizzato lì, intrappolato nel piacere e nella resa. I divani e i tavoli nelle ombre appena fuori dal raggio di luce del palco sono già occupati, gente che aspetta, sperando di assistere a qualcosa di indimenticabile. Forse quello strumento di tortura e costrizione vedrà presto azione.

La voce dell’uomo rompe il mormorio senza alzarsi di tono, ferma e sicura. Non ha bisogno di gridare per ottenere attenzione, il suo timbro baritonale comanda rispetto senza sforzo, in perfetta armonia con il controllo fisico che esprime. Ogni parola, seppur pronunciata con calma, porta con sé un senso di autorità che lascia poco spazio a dubbi.

"Non lo dovevi fare.
"Ti ho seguita, ti ho vista.
"I patti erano chiari, no? Sono io che decido per te. Sempre.
"Ti ho portata qui per punirti.
"Questa è la tua fantasia, certo, ma stasera lo faccio per me. Stasera sei tu che finisci su quel posto maledetto, su quella roba che ti piace tanto. E io starò lì, a guardare, a godermi ogni singolo istante del tuo dolore. Mi inebrierò di te, del tuo corpo, del piacere che ti faccio provare.
"Farai la brava, sì? Sarai lì, in bella vista, alla mercé di tutti, toccabile, scopabile da chiunque…”

Gesticola con calma, attirando su di sé tutti gli sguardi che si radunano intorno al suo tavolo e al palco. I membri del club chiacchierano tra loro, flirtano, alcuni giocano con i propri partner o amici, ma non possono fare a meno di lanciare occhiate al suo tavolo, curiosi di sapere cosa farà. L’attesa è palpabile. I quattro membri seduti al tavolo più vicino a lui lo osservano con pazienza, ascoltano ogni sua parola come se fossero incise nel silenzio, spezzando il ritmo costante della musica che pulsa nel buio. Anche il suono della musica sembra allontanarsi, lasciando spazio solo a lui, al suo potere sottile, irresistibile.

"Ah, vedo che hai messo proprio l'abito che ti avevo detto di indossare. Brava ragazza. Quelle tue gambe lunghe in quelle calze bianche autoreggenti... Cristo, sono perfette. Contrastano da paura con quei tacchi a spillo neri di vernice. E quella gonna da scolaretta, corta e sfacciata, che lascia esposta la carne delle tue cosce. Proprio come piace a me.
"Anche la camicia... l’ho azzeccata, eh? Quei bottoni stanno per esplodere, e le tette che ti sbordano fuori... sì, proprio quello che volevo vedere. Una vera scolaretta maliziosa, eh? Mi fai proprio felice. E se guardi attorno, vedrai che non sono l’unico. Gli occhi sono tutti su di te, e il pubblico si sta godendo lo spettacolo. Anche loro sono contenti, fidati."

Un mezzo sorriso affiora sulle sue labbra, appena accennato, nascosto dietro baffi e pizzetto perfettamente curati. I suoi occhi scuri sono fiamme vive, intensi e penetranti, puntati sulla sua preda mentre la osserva attentamente, senza perdere nemmeno un dettaglio.

"Non stare lì ferma, vieni qui, sulle mie ginocchia. Lascia che ti spieghi cosa sta per succedere al mio bel giocattolino da scopare.”

La sua mano batte due colpi sulla coscia. E’ un invito a sedersi sulle sue ginocchia.

"Vedi quel tavolo lì accanto? Loro sanno già tutto. Ho dato istruzioni precise su come voglio che la mia brava piccola sgualdrina venga trattata stasera. Ogni persona lì l’ho scelta personalmente, ognuno ha il suo compito per farti venire, per farti desiderare ogni cosa.
"Guarda quei due bastardi accanto alla palizzata. Sì, quello grosso coi capelli scuri, muscoli che sembrano scolpiti, barba che neanche la lametta più cara potrebbe fare meglio. Lui non è raffinato, capito? Sarà lui a strapparti dalle mie ginocchia quando glielo dirò. Ti trascinerà sotto le luci, ti incatenerà i polsi alla gogna, proprio lì, senza troppe cerimonie.
"Poi c'è l’altro, il biondo, quello con il rigonfiamento che quasi gli buca i pantaloni. Ti fisserà le caviglie agli anelli a terra. E sai perché l’ho scelto? Perché voglio vedere quel pezzo d’uomo, alto quasi due metri, piegarsi ai tuoi piedi per fare quello che gli ho ordinato. Fa scena, no? Le tue gambe saranno allargate, le ginocchia piegate all’interno in un angolo scomodo. Ti sentirai come un cerbiatto che cerca di camminare, ma non ce n’è, non c'è modo aggraziato per posizionarti. Sarai in trappola, goffa, e tutti vedranno.
"Una volta che sarai sistemata, ti controllerò da qui. Quando avrò deciso che sarai perfetta, darò il segnale ai tipi dell’audio-video. Partirà la registrazione dalla cabina lassù, e a quel punto i miei due gentiluomini cominceranno a spogliarti. E non saranno delicati, ti avviso.
"Strapperanno via i bottoni della camicetta e strapperanno il tessuto. I tuoi bei seni, quei capolavori, si schiacceranno contro il palo. Sentirai il legno grezzo graffiare i tuoi capezzoli. Ti toccherà sollevarti con le braccia per cercare di alleviare il dolore, ma non lo potrai fare, ogni tuo movimento inopportuno ti provocherà dolore ai polsi.
"Le calze te le lasceranno, ma la gonna te la taglieranno via. Spero che tu abbia fatto quello che ti ho detto, spero che ti sia depilata come si deve, altrimenti sarà una notte ancora più dura per te. Tutti ti guarderanno, completamente esposta, legata e impotente contro quel palo.
"Il biondo ti metterà anche la ball gag, si assicurerà che sia bella stretto, così che tutto quello che potrai fare sarà sbavare e gemere per il piacere del club intero.
"Posso sentire che sei già eccitata. Lo sento, il tuo calore, la tua umidità sulla mia coscia. Brava ragazza, e il bello è che non siamo neanche arrivati alle parti più divertenti!"

Le sue mani esplorano la sua preda, la voce carica di una malizia spudorata.

"Vedi quella rossa con le curve che fanno girare la testa? È così sexy, cazzo! Quei fianchi larghi e quel culo, una meraviglia. E quelle gambe? Pura forza. Dovresti vederla nuda, te lo dico.
"In realtà, lo scoprirai presto. Vedrai quanto è perfetta per te, questa milf dal corpo splendido, la sua pancia naturale, la fica slabbrata che fa venire voglia di affondarci i denti, e quei seni giganteschi con i capezzoli rosa pallido che sembrano quasi invisibili se non fosse per quanto sono sensibili e reattivi. E quel sorriso... cazzo, quel sorriso."

Il suo cazzo si tende, visibilmente eccitato, contro il tessuto sottile dei pantaloni, la descrizione dei suoi complici lo fa vibrare.

"Quella rossa ti sculaccerà il culo nudo fino a farlo diventare rosso come i suoi capelli. Ti frusterà con forza. Voglio vedere il tuo culo perfetto colorarsi di strisce rosse di sangue. Ti colpirà duro, assicurandosi che ogni colpo ti faccia sentire il dolore. Ti ferirà, e tra un colpo e l’altro, il dolore si trasformerà in calore pulsante.
"La donna alta, con i capelli neri accanto alla rossa, sarà quella che solleticherà la tua carne nuda. Bacerà il tuo corpo e leccherà i tuoi angoli più dolci. Il suo compito è eccitare la folla, spingerli a desiderarti. Dovrà tirarti fuori dall'oscurità con onde di estasi luminosa e formicolante. Voglio vederti tremare contro i legami in un’estasi totale. Sbavare, dalla bocca e dalla figa, tutto quanto.
"Ti faranno sentire piacere e dolore. Ti prepareranno per l’offerta. Guarda come i mariti e i fidanzati del club tirano fuori i cazzi e cominciano a masturbarsi davanti alle loro donne mentre osservano quelle due meraviglie che ti useranno. Sarai il loro intrattenimento visivo, una bambola sessuale per il divertimento del gruppo."

La giustapposizione tra la sua voce calma e quasi rilassata, ma carica di un'intensità magnetica, e i suoi movimenti morbidi e carezzevoli, è un contrasto avvolgente rispetto all'aggressività pulsante del suo sesso, che preme e si spinge contro i pantaloni. I suoi muscoli, in contrasto con la sua postura apparentemente languida, sono tesi e pronti, come una sfida alla serenità che la sua presenza trasmette.

"La mia amichetta dai capelli neri come la pece si infilerà tra le tue gambe, la lingua a frugare e succhiare, tutto il caldo e il fluido piacere che scorre. Non si fermerà finché non le dirò di fermarsi. Ti farà esplodere. Succhiando la clitoride, leccherà quei liquidi che scorrono dalla tua fica affamata.
"La milf dai capelli rossi sarà pronta per il gran finale. Ti lubrificherà il culo, infilando un dito, forse due, forse tre, nel tuo ano bramoso, poi infilerà il grande gancio anale in acciaio inossidabile che pende lì sopra. Attaccherà una catena all’occhiello del gancio, facendoti restare ben ancorata e obbediente. Ogni momento sarà solo un altro passo verso l’inferno che ho in mente per te."

"Ti lasceranno lì, sola e tremante, mentre tutti ti fisseranno e si masturberanno davanti a te. E non lo faranno solo gli uomini. Anche le loro donne saranno lì, a toccarsi mentre ti guardano. La folla sarà una massa contorta e frenetica, esaltata dalla tua presenza, mia dolce coniglietta. E questo è solo l'inizio…
"Quando i miei assistenti maschi torneranno sotto i riflettori, sarà la festa della tua agonia. Quello con la barba sbloccherà il bavaglio a palla. Ma non temere, piccolo giocattolo mio; lui ti riempirà subito la bocca con il suo grosso cazzo. Ti scoperà in faccia con tutta la forza. Voglio sentire i tuoi gorgoglii, i colpi di tosse che sputano saliva e i tuoi risucchi sincronizzati con la musica del DJ. Voglio vedere la tua bava colare dalla faccia, mentre invadi la scena e la folla si esalta.
"Il biondo si piazzerà dietro al tuo culo, afferrandoti per i fianchi. Metterà il suo cazzo gigantesco da 22 centimetri allineato con il tuo buco scintillante. Sarai in grado di prenderlo. La tua figa è pronta ad accogliere ogni centimetro di quel mostro. All'inizio andrà piano, spingendo il suo membro venoso in profondità, penetrandoti a fondo, fino a che non ti riempirà completamente, spingendosi al limite dentro di te.
"Le sue istruzioni sono chiare: fare a gara con suo compare barbuto su chi ti farà gridare più forte. Preparati a essere schiaffeggiata, afferrata, sculacciata e picchiata mentre questi tizi si abbandoneranno al loro desiderio bestiale di scoparti con tutta la forza.
"Ti spingeranno contro il palo, il gancio anale a tirarti il culo verso l'alto. Le tue ginocchia inizieranno a tremare, le gambe cederanno. Le catene si sforzeranno di reggerti, ma tu sarai completamente nelle mani di questi uomini. Sono qui per eseguire i miei ordini.

"Mi siederò qui e guarderò la mia dolce mogliettina che verrà scopata e abusata duramente a mio piacimento. Quando ti vedrò piangere e implorare di smettere, mi farò una sega. Mi godrò il sudore tuo e dei tuoi aguzzini che gocciolerà dalle tue membra martoriate, scorrendo lungo le tue curve. Godrò dei loro ringhi e dei tuoi gemiti, i tuoi lamenti di estasi sottomessa, il suono crudo della carne che si scontra e l'umidità del tuo desiderio.
"Mi siederò qui a toccarmi mentre il biondo andrà in profondità nella tua fica. Tratterrò la mia voglia di venire mentre il barbuto tirerà fuori il suo cazzo dalle tue labbra sbavanti e sparerà sperma a secchiate sulla tua faccia e sui tuoi capelli da sgualdrina. Sorriderò guardando la folla che sborrerà solo per aver visto la scena. Mi crogiolerò nella mia vendetta mentre tu resterai piegata sul palo, goffamente incatenata al pavimento, gocciolante di sudore, saliva e sperma."

Si sporge in avanti, avvicinando il suo sorrisetto furbo, e dice quasi in un sussurro:

"Allora sarà il mio turno.
"Reclamerò la mia troia piena di sperma. Libererò i miei assistenti dal loro compito e mi unirò alla folla che osserva. Esaminerò il tuo corpo stanco e usato. Ti afferrerò per il viso e ti fisserò negli occhi. Voglio vedere quel vuoto estatico, quella scintilla che brilla nelle tue calde iridi marroni. Userò le dita per raccogliere lo sperma dalla tua faccia e dai tuoi capelli e te lo farò leccare. Mi aspetto che la mia troia piena di sperma mi pulisca bene tutte le dita.
"Controllerò che le tue natiche siano ancora rosse o viola o nere dalle frustate e dalle scopate. Voglio vedere lo sperma che gocciolerà dalla tua figa. Quando infilerò il mio cazzo pulsante nella tua figa inzuppata, ti riempirò di insulti.
"Ti scoperò forte e veloce, spargendo il mio sperma con la violenza della mia lussuria. Le catene con cui sarai legata tintinneranno contro il palo; il gancio ti strapperà il culo, aprendoti sempre di più."

"Non sarò affatto gentile. Ti userò per quello che sei, un semplice giocattolo nelle mie mani. Sentirò l'eccitazione, sentirò lo sperma di un altro uomo dalla tua figa. Sarai la mia troia. Mostrerò a tutto il club cosa significa essere in mio possesso. Verrò rumorosamente, con spinte ringhiose che si trasformeranno in un ululato di piacere mentre il mio cazzo pulserà in profondità. La mia esplosione spazzerà via ogni traccia del seme degli altri. Sei solo mia.
"Scenderò da palco, lasciandoti lì, il mio sperma gocciolante tra le tue gambe. Il tuo corpo sarà segnato e pieno di lividi. La tua faccia un disastro bagnato, le tue gambe tremanti. Sarai esausta, ansimante mentre cercherai di riprendere fiato.
"Con un cenno della mano, i miei quattro adorabili assistenti ti libereranno dalle catene e dalle cinghie e ti consegneranno a tuo fratello. Sì, proprio lui. Il fratellino con cui condividevi la cameretta da piccola. Il fratello che accompagnavi, mano nella mano, a scuola. Non preoccuparti; anche lui ha le mie istruzioni. Dovrà portarti sul letto grande dell'area di gruppo. La folla ti seguirà. Ti scoperanno quanto e come vorranno, usando tutti i tuoi buchi da sgualdrina, tutti in una volta. Domani non riuscirai ne a camminare, ne a restare seduta.
"Io tornerò al mio tavolo e finirò il mio whisky. La mia assistente dai capelli neri pulirà il mio cazzo dallo sperma. Non vedo l'ora di gustare il tuo sapore nel suo bacio.
"È qualcosa che desideri?"

La sua domanda penetra l'aria densa di musica dance. La risposta è chiara e semplice.

"Sì, amore mio," rispondi.
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